#03 Le domande di tutta una vita (trascrizione)

T p rrrrkt kahhh  Rkt ahhh  Rkt ahhhh. scccccciuf Eccolo eccolo. Ciao a tutti, ciao a tutte. Io sono Paolo Caneva e state ascoltando il mio podcast leggero sulla via della musicoterapia.  Oggi è martedì 21 gennaio e parleremo di quali sono le domande che per tutta la vita chi fa musicoterapia si sentirà fare.  Dal momento che sono un “ciacolon”…per non perdermi ho diviso i soggetti “domandanti”…mi è sembrata una soluzione efficace perché ovviamente le domande cambiano in base allo “status” al ruolo alla posizione di chi vi sta interrogando… Cosa intendo…beh…se avete davanti UNO STUDENTE che sta cercando di capire se fare o meno la scuola di musicoterapia dove insegnate (o che avete fatto) sicuramente  vi chiederà se il corso è riconosciuto…se gli vengono riconosciuti gli esami fatti nell’altra scuola di musicoterapia? Se deve saper suonare per diplomarsi?…quante assenze posso fare?….e se e quali possibilità ci sono di trovare lavoro una volta terminato il corso di studi.  Diverse saranno le domande se avete di fronte un ricercatore universitario. Chi tutti i giorni ha a che fare con criteri di efficacia, efficienza e replicabilità quasi certamente vi chiederà se in musicoterapia sono stati fatti dei traial randomizzati controllati in doppio cieco, quali strumenti o dispositivi di valutazione e o accertamento la mt possiede e se sono stati validati….se esistono delle revisioni, delle meta analisi nella Cochrane Library?
Due e di ordine completamente diverso saranno le domande di chi vi firmerà il contratto (il direttore amministrativo della struttura) che sono “Quanto mi costi?” e “che differenza c’è tra quello che fai tu ed il pensionato che già viene a fine mese per fare la festa dei compleanni” in ordine casuale. Una sottocategoria del firmatario del contratto è il genitore/caregiver che vi chiederà anche “ ma funziona?”) e “posso scaricare la prestazione come prestazione sanitaria?”
Poi ci sono le domande del vostro collega che sicuramente vi chiederà: dove ti sei diplomato? Che modello di musicoterapia segui? Che codice di partita IVA hai tu? Sei in forfettaria o in ordinaria…Ma tu conosci quello là…come si chiama….si dai….Caneva quello che parla tutti i martedì?  Altro soggetto “domandante” è il tuo benzinaio di fiducia (che nel mio caso parla ovviamente rigorosamente in dialetto veronese) “Cosa te ne fai di tutti quei tamburi in macchina?…quanti kilometri fai alla settimana? Ultimo nella lista ma non ultimo per importanza è lo psichiatra che ti chiederà Tu sai cosa significa terapia?…e protocollo…sai che significa protocollo? Ti rendi conto dell’enorme responsabilità che hai nel fare questo mestiere? Sei sicuro che quello che fai sia realmente terapia e non semplice animazione?…  Ovviamente ognuno di voi avrà mille altri esempi ricavati dalla sua esperienza e quello che possiamo …anzi dobbiamo fare è tentare di dare la giusta risp osta a ciascuna di queste domande…rispondere a queste domande è uno dei compiti più ardui che quotidianamente andremo ad affrontare…
E’ molto probabile (almeno per me funziona così) che le vostre risposte varino in base al soggetto richiedente e soprattutto al momento della vostra vita/carriera in cui vi trovate…  Ahhhh un ultima cosa: ricordatevi che appena avrete trovato le risposte “perfette” la vita provvederà a cambiarvi le domande quindi…leggeri…sempre… Noi ci sentiamo martedì prossimo con una nuova puntata di “leggero sulla via della musicoterapia” in cui parleremo di “abbigliamento”…c’è una divisa per il musicoterapeuta?…camice si o camice no?  mi raccomando spargete la voce…Sciak t sciak t p t…mmmmmm…ciaooooo

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